Suggerimenti per cominciare bene l’anno da una Consulente Viola Murmure.
di Lorena Bergamo
Tutti gli anni la stessa storia. Comincia un nuovo anno e ci carichiamo ogni volta di buoni e nuovi propositi. Di solito i progetti li facciamo quando si avvicina la fine del mese di dicembre e utilizziamo quei giorni come un porto franco in cui ci sentiamo libere di sognare e in cui abbiamo un grande desiderio di cambiamento e di aria fresca con la promessa a noi stesse che poi li attueremo non appena comincia il nuovo anno. Nel frattempo trascorriamo il Natale abbuffandoci come non mai con la scusa che tanto poi le Feste passano e poi con l'anno nuovo tutto cambierà. Tanto poi ci metteremo a dieta e cominceremo ad andare in palestra e forse faremo quel corso di yoga e poi leggeremo quel libro e poi ancora cambieremo le nostre abitudini e cominceremo a dire quei fatidici 'no' a tutto ciò che non ci piace. Poi arriva il 31 e festeggiamo. Poi arriva il 1 gennaio e siamo stanche e rintronate dalla nottata folle e quindi non facciamo assolutamente niente però mangiamo gli avanzi del cenone e se lo abbiamo fatto fuori casa mangiamo i residui di pandoro e panettoni vari sopravvissuti ai vari giorni di festività. Poi arriva il 2 e riprendiamo il lavoro ma siamo ancora in fase di rodaggio quindi viviamo quei giorni come fossero un passaggio obbligato, che nemmeno Caronte quando doveva traghettare le anime dei morti nella discesa agli inferi. Poi arriva il 3 e i nostri pensieri cambiano. Rimandiamo ancora di qualche giorno i buoni propositi tanto tra poco è il 6 e quindi di nuovo festa. Evviva!!! è passata le prima settimana di gennaio!!! ma da domani si cambia!!! E in un battibaleno ci ritroviamo già alla metà del mese e cominciamo a sentire quella vocina che ci di dice 'caspita tra poco è febbraio'
Già sentita questa storia? Se non l'avete sentita ve la racconto io.
Succede che senza nemmeno rendercene conto il tempo inesorabilmente passa e senza rendercene conto riprendiamo la nostra vita di sempre. Al lavoro ci dobbiamo andare e scherzi? mica posso trascurare il lavoro. I bambini hanno bisogno di noi e quindi ci alziamo all'alba e cotte come dei bradipi iniziamo le nostre attività quotidiane fatte di cartelle, merendine, colloqui con gli insegnanti, corsi di nuoto, danza classica, zumba e calcio per i maschietti. Se invece i figli non ci sono ci sarà comunque la spesa da fare, quel salto alla posta che se non ci vado io non lo fa nessuno. Il cane da portar fuori e il gatto da spulciare. Le lavatrici e le asciugatrici e le lavapiatti e se la lavapiatti non ce l'ho mi tocca pure lavare tutto a mano. Le tende accidenti sono sei mesi che non le lavo, e quasi quasi sabato che ho tre ore libere le stacco e sistemo pure loro. Ah già, porca miseria, ci sono i saldi. Vuoi mica che non vada a farmi un giro al centro commerciale cosi finalmente mi compro qualcosa di carino per rinnovare il guardaroba? All'improvviso parte la nona di Beethoven e non è Alexa che ci ha messo un po' di musica sinfonica per farci rilassare, semplicemente è lo squillo del telefono e dall'altra parte c'è la nostra amica del cuore in lacrime che l'idiota di turno è fuggito in ogni luogo e in ogni lago e noi stiamo lì a cercare di consolarla mentre giriamo il sugo e alziamo gli occhi al cielo perché Filippo ha fatto la cacca nel vasino e urge lavaggio sederino con svuotamento del tutto se no Camillo ci mette il muso dentro, e Camillo può essere la bestiola di turno o il fratellino di Filippo, ma poco cambia tanto tocca a me pulire. Poi arriva lui che ci dice 'è pronta la mia roba?' Lo guardiamo con occhi stralunati stanche dalla giornata che ancora non è finita e andiamo a cercare in qualche file del nostro cervello la parola 'roba' e per un attimo ci viene il dubbio che il nostro principe azzurro si sia dato allo spaccio. 'Sì la mia roba, ti sei dimenticata che stasera ho la partita di calcetto e che non ci sono a cena?' Maremma impestata, se me lo ricordavo facevo una minestrina col formaggino Mio e me ne andavo a letto. In altri casi al posto della partita c'è la cena coi colleghi o la riunione coi compagni delle medie (quella condominiale no, ci andiamo noi) e cosi mentre Filippo strilla noi ci accingiamo a stirare la camicia perché lui pur avendone così tante da vestire un circolo ufficiali, vuole proprio quella. Proprio quella.
Queste sono le donne che vengono alle mie riunioni. Donne normali, con le loro vite caotiche. Donne impegnatissime e soddisfatte. Donne impegnatissime e qualche volta annoiate. Donne che si ricordano di tutto e spesso si dimenticano della loro vita. Donne appagate e anche donne che vorrebbero di più. C’è quella che vorrebbe avere più tempo da dedicare agli hobby e alle passioni. C’è quella che vorrebbe avere una vita più brillante. C’è quella che vorrebbe viaggiare, e c’è quella che vorrebbe solo una vita intima un po’ più attiva. Già. Perché pare che ci sia sempre tempo per tutto, ma poi mettiamo da parte, vuoi per la stanchezza, vuoi perché siamo entrate in un vortice di noia e di routine, mettiamo appunto da parte i fondamentali. Ovvero la felicità e la gratificazione. E spesso tutto ricade su una vita sessuale che diventa piano piano piatta e priva di emozioni. Spesso il sesso diventa un dovere e si perde il viaggio stesso del piacere.
Il sesso è piacere. È piacere allo stato puro. E certe volte sarebbe meglio togliere che aggiungere. Sarebbe meglio vivere il tutto con più leggerezza, lasciando andare un po’ di fardelli che ahimè alcune volte diventano davvero troppo pensanti.
Ve lo ricordate all’inizio com’era? Il tempo per noi lo trovavamo sempre. Il tempo per preparare quella cenettina romantica. Il tempo per prepararci per il nostro incontro di fuoco. Il tempo per amoreggiare al telefono. Il tempo per farci corteggiare e per ricambiare. Ve la ricordate quella sensazione forte che ti strappa lo stomaco? Ve la ricordate la voglia? Il desiderio?
Certe volte bisogna davvero togliere anziché aggiungere. Spegnere quel maledetto telefono che ci assorbe interi minuti e ore tra social, messaggini e whattsappini. Spegnere la televisione che ci fonde il cervello. Spegnere quell’aspirapolvere che tanto per un po’ di polvere non muore nessuno. Boicottare qualche uscita con le amiche qualche volta. Imparare a dire no. E riprenderci quel tempo che inesorabilmente scappa via per tornare a dedicarci a noi.
Se io sto bene tutto intorno a me può cambiare. Cambia anche la mia vita di coppia.
Facile a dirsi un po’ più difficile farlo.
Ma no! Non è poi così complicato. Basta lavorare un po’ di fantasia. Via quel pigiamone di Peppa Pig che sì tiene caldo ma che ci trasforma in tutto tranne che in una donna desiderabile! (Ah ma guarda che lui mi desidera sono io che sono stanca!) E sei stanca sì se ti travesti da personaggio dei fumetti e ti piazzi davanti alla tv a guardare il grande fratello! Intanto loro copulano come dei conigli e tu ti addormenti sul divano! Anche l’occhio vuole la sua parte accidenti! Apri quel cassetto e infilati qualcosa di carino! (Si ma io ho freddo...) E mettiti sopra una vestaglia frou frou che mica vuol dire diventare una ballerina di lap dance eh? Accendi una candela profumata di quelle afrodisiache, creerà ambient e ti risveglierà i sensi. Se ti piace leggere smettila per un po’ con quei thriller da infarto poco prima di dormire e acchiappa un romanzo erotico. Lo leggi e ti rizzano tutti i capelli in testa credimi, e se poi lo leggi ad alta voce a lui o lei (perché in questo scritto mi rivolgo a tutte le donne e a tutti gli orientamenti di genere) vedrai come la noia in pochi minuti diventa gioco! (Eh ma ci sono i bambini...) Qualche volta spediscili dai nonni per la tua serata speciale! O chiama una baby sitter, o un’amica (poi tu puoi sempre ricambiare il favore) ed esci. Vai in garage se non sai come fare accidenti! (Una mia amica ha trasformato in un gioco piccante gli appuntamenti al buio con suo marito perché il lettone è sempre invaso dai pargoli, si è comprata una di quelle radioline che captano il segnale persino sulla Luna!) Due ore per voi due. Anche solo per una pizza e due chiacchiere. Mettiti un gloss di quelli piccanti e lasciati andare in baci sensuali. In macchina. Te lo ricordi quando le prime volte in macchina succedeva di tutto che nemmeno nei film più hard?
Certe volte basterebbe solo riscoprire il piacere di un bacio profondo. (Si vabbè tu mi parli di sesso e ora mi dici che con un bacio mi trasformo in femme fatale) Si. Un bacio fa sempre bene al cuore e fa venire i brividi. Un bacio di quelli sentiti, voi due, da soli, lontani dalle bollette da pagare, dalle riunioni, dal capo che ci stressa, dagli strilli dei marmocchi.
Fatti una doccia, lasciati inebriare dall’essenza della candela che hai acceso un quarto d’ora fa. Prendi quel burro morbido e tiepido e spalmatelo sulle cosce, sul collo, sui seni. (Ma mi guardo allo specchio e non sono più una silfide...) Senti la pelle scorrere liscia sotto le dita. Datti un pizzicotto, ricordati che sei viva e sei fatta anche di sensi. E lasciale perdere le silfidi e concentrati su di te! Spettina i capelli e lasciati andare. Indossa quel completino che tra un po’ fa la muffa e se non ti sta più compratene uno nuovo così sei contenta che sei pure andata per saldi.
Ascolta. Non è me che devi ascoltare, ma chi ti sta accanto. Ascolta i suoi desideri, fatteli raccontare, sarà il miglior racconto erotico che supererà anche il libro che stavi leggendo.
Apri il frigo e prendi quel tiramisù che hai fatto perché domani viene la zia Gertrude. Alla zia le comprerai du’ biscottini al supermercato che tanto non hai bisogno dei suoi complimenti per sentirti dire quanto sei brava a fare i dolci. Invece chi ti sta accanto è più importante, che poi il tempo passa, non dimenticarlo. Prendi due cucchiaini, e giocate ad assaggiarlo insieme. Senti sulla lingua la crema, e la polvere di cacao. Chiudi gli occhi e assapora quei momenti.
È il sapore del sesso. Non lo ricordi più? Gioca. Sogna. Lasciati andare. Lascia andare.
E poi.
Non spegnere la luce. Basta quella candela.
Credimi.
Con amore, da me.
P.S. (Ma io sono sola...)
E comprati un pinguino!!! Non posso mica dirti tutto eh?!?! 😉
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