ENJOY YOUR PERIOD
Autore: Elena De Lago e martina

Nell’appuntamento di oggi, del progetto SNOGGING THE DRAWING affronteremo un tema che apparentemente coinvolge solo noi donne ma che, in qualche modo, viene di riflesso vissuto anche dal genere maschile, almeno nel rapporto di coppia. Parliamo di ciclo mestruale: cos’é e come possiamo viverlo serenamente e in salute.
Per la donna il primo segnale di ingresso nella fase della pubertà è il menarca, ovvero la comparsa della prima mestruazione, che avviene nella maggior parte dei casi attorno agli undici anni. Il ciclo mestruale è il lasso di tempo che intercorre tra una mestruazione e la successiva. Quindi è sbagliato, sebbene sia entrato nel gergo comune, dire “ho il ciclo” perché il ciclo per l’appunto comprende un periodo ben più lungo dei canonici 5 o 6 giorni di mestruazioni. Il ciclo mestruale si divide in quattro fasi, vediamole brevemente:
Fase 1: le mestruazioni La prima fase del ciclo mestruale, quella follicolare, inizia con le mestruazioni, e dura in media 5 giorni (conteggiati a partire dal primo giorno di flusso mestruale). In questa fase avviene lo sfaldamento dell’endometrio, a causa della necrosi (ovvero della morte cellulare) e lascia esposte vene e arterie. Perciò vi è una perdita di circa 40 millilitri di sangue misto a residui necrotici cellulari di endometrio, che variano in quantità e rendono il ciclo abbondante o scarso. Contemporaneamente, nell'ovaio inizia la crescita di alcuni follicoli, mentre aumenta la secrezione di FSH, od ormone Follicolo-Stimolante, prodotto dall'ipofisi che nella donna determina la maturazione del follicolo e stimola la produzione di estrogeni da parte dell'ovaio.
Fase 2: follicolare o proliferativa del ciclo mestruale La seconda parte della fase follicolare o proliferativa va dal sesto al quattordicesimo giorno del ciclo. Nell'utero si ricostituisce la circolazione superficiale dell'endometrio e lo strato di cellule epiteliali che riveste la vagina si ispessisce per creare un ambiente favorevole agli spermatozoi. Nell'ovaio un solo follicolo prosegue la maturazione, mentre gli altri vanno incontro all' involuzione. Gli estrogeni aumentano notevolmente fino a raggiungere un picco massimo poco prima dell'ovulazione per poi decrescere rapidamente. Il progesterone, altro ormone secreto dall'ovaio, aumenta lentamente.
Fase 3: l'ovulazione L’ovulazione avviene mediamente al quattordicesimo giorno. Nell'utero, l'endometrio raggiunge il massimo del suo spessore; nell'ovaio si ha la rottura del follicolo e l'espulsione dell'uovo che in esso vi è contenuto; gli estrogeni diminuiscono rapidamente e il progesterone continua ad aumentare. La temperatura basale corporea si innalza di circa mezzo grado. L’endometrio raggiunge il massimo dell’ispessimento, il follicolo si rompe e viene espulso l’uovo. Nell'utero, l'epitelio endometriale rimane al massimo del suo spessore; nella vagina, invece, l'epitelio si assottiglia; nell'ovaio si forma il corpo luteo; estrogeni e progesterone aumentano, mentre diminuiscono FSH ed LH. L’ovulazione coincide, generalmente, con il periodo fertile e aumentano le possibilità di rimanere incinta. Nell'ovaio, inoltre, inizia la regressione del corpo luteo; estrogeni e progesterone diminuiscono mentre FSH ed LH rimangono a livelli bassi. La riduzione dei livelli di progesterone porta allo sfaldamento della mucosa uterina, quindi alla mestruazione; a questo punto il ciclo mestruale può ricominciare. Nella fase premestruale se l’ovulo non è stato fecondato, lo strato più superficiale dell'utero, chiamato endometrio, ritorna in necrosi (morte cellulare) e si distacca in lembi, lasciando esposte le vene e le arterie che in esso decorrono e il ciclo ricomincia.
Fase 4: fase luteale La fase luteale o post ovulatoria dura circa 14 giorni e copre il periodo tra l'ovulazione e la comparsa delle nuove mestruazioni. E' periodo in cui si forma il corpo luteo, che produce progesterone per preparare l'utero ad un'eventuale gravidanza. Esistono dei dispositivi che sostituiscono i classici assorbenti che spesso possono causare infiammazioni e fastidiosi pruriti a causa dei trattamenti chimici subiti in fase di lavorazione e confezionamento. Non vi capita mai, a fine mestruazioni, di sentire bruciore o fastidio nella zona vaginale, specialmente durante la pipì? Questo perché gli assorbenti, oltre a non lasciar respirare la pelle, non vengono ben tollerati da tutte le donne e possono provocare alterazione della flora batterica e di conseguenza cistiti o candide. Per non parlare poi dei cattivi odori, della notte, della gita al mare o del sesso… Con gli assorbenti è tutto un gran problema! Esiste una soluzione e si tratta della coppetta, che ha rivoluzionato il modo di pensare e di vivere il ciclo mestruale. E’ un’alternativa valida, economica, ecologica ai tamponi vaginali o agli assorbenti usa e getta, è amiche dell’ambiente, della tua salute e del portafoglio perché il costo varia tra i 25 e i 30 euro (e stiamo parlando di una buona coppetta, fatta con materiale di qualità). Dura tantissimi anni, ne acquistate una e non ci pensate più! Generalmente sono fatte in silicone medico e per questo ipoallergeniche, hanno il compito di raccogliere il flusso mestruale una volta inserite in vagina. Si tratta di un piccolo contenitore a forma di campana flessibile che si adatta perfettamente alla cervice uterina raccogliendo il fluido mestruale. La coppetta è ideale per fare sport, per viaggiare, in piscina o al mare e per la notte. Ottima poi per chi vuole non sospendere l’attività sessuale nei giorni del ciclo. Impossibile avere una penetrazione completa ma molto più semplice ed igienico giocare con le mani e con la lingua, perché la parte esterna della vulva rimane completamente pulita e senza cattivi odori. E’ molto semplice da utilizzare e, generalmente, dopo le prime mestruazioni si impara ad usarla correttamente. Esistono regole basilari per inserirla, tenerla e rimuoverla per svuotarla. Tutti passaggi che con il tempo diventeranno abitudinari. La coppetta mestruale va svuotata ogni 4-8 ore a seconda dell’intensità del flusso ma è anche vero che ha una tenuta di tre ore in più rispetto al classico assorbente, che sia interno o esterno. Esattamente come un vestito o un paio di scarpe, è bene scegliere la taglia migliore per noi, magari chiedendo aiuto ad un esperto.
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